Mele e kombucha contro lo stress
Cosa ne diresti se ti dicessimo che consumare mele, cipolle e kombucha per un mese può ridurre i tuoi livelli di stress? E sì, come ti abbiamo detto molte volte, la connessione tra intestino e cervello è bidirezionale e ancora una volta è stata empiricamente dimostrata.
La dieta con psicobiotici
Ricercatori di APC Microbiome Ireland presso University College Cork (UCC) in Irlanda hanno sviluppato una dieta psicobiotica: ricca di prebiotici e alimenti fermentati. I risultati, pubblicati sulla rivista Molecular Psychiatry, concludono che il consumo di questo tipo di alimenti contribuisce a migliorare i livelli di stress.
Cosa sono gli psicobiotici?
Il termine psicobiotico è stato utilizzato per la prima volta da un gruppo di ricercatori del Cork Food-Pharma Center (Irlanda) nel 2013. Hanno ritenuto che uno psicobiotico sia un organismo vivente che, quando ingerito in quantità adeguate, produce un beneficio per la salute dei pazienti che soffrono di malattie psichiatriche. Questi microrganismi influenzerebbero, quindi, direttamente la comunicazione bidirezionale tra il sistema digestivo e il cervello.
I 45 volontari sottoposti a questa dieta, adulti di età compresa tra 19 e 45 anni con una dieta carente, hanno cambiato radicalmente la loro alimentazione per un mese. Hanno incluso frutta e verdura come mele, cipolle e cavolo; cereali e alimenti fermentati, kombucha, kefir e crauti in particolare.
Nel corso del processo, sono stati raccolti dati, tramite questionari, sui livelli di stress e sulla salute mentale. Sono stati inoltre effettuati test delle feci per osservare l'evoluzione di alcune sostanze prodotte dai microrganismi che abitano l'intestino.
I partecipanti hanno sperimentato, dopo un mese di nuovi cambiamenti nelle abitudini alimentari, una riduzione del 32% dello stress percepito. Hanno migliorato la qualità del sonno e ottenuto importanti differenze nella microbiota.
Sebbene lo studio non sia conclusivo, è chiaro che i due cervelli sono uniti e lavorano insieme. D'ora in poi, provare un'emozione nello stomaco prima che nella testa non ti sembrerà così strano, ne siamo sicur@.
